

The end result is a fascinating and wildly evocative "Mediterranean" mix, inspired to the Etrurian music (mostly imagined, as we know little about it), and drawing from different sources (from jazz to electronics) to (re)create the dreamy atmospheres of a long forgotten past, which nonetheless left a perduring inheritance in the Italian peninsula and the Mediterranean basin.

Molte di queste informazioni provengono dalle raffigurazioni dipinte sulle tombe della necropoli di Tarquinia, dove il gran numero di figure danzanti ci dà quasi la possibilità di ricostruire coreografie di oltre duemila anni fa.
In realtà, non possiamo più ascoltare la musica degli Etruschi, né veder ballare anche solo uno di loro, eppure... ispirandoci a quei dipinti che offrono doni musicali armonici e propiziatori, sincronizzandoci con altri ritmi che pulsano ancora attraverso i millenni, abbiamo cercato di ricreare negli stessi luoghi di allora quelle sensazioni e quelle esperienze che sono state proprie di un'altra civiltà, in un altro tempo. Forse la risposta è, senza impossibili pretese filologiche, una... Musica per gli Etruschi" (Dalle note di copertina di Emiliano Li Castro, Direttore Artistico del Festival di Tarquinia)
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2 comments:
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Grande,
Grazie per la magnifica musica trovata qui!
Nenest - Svizzera
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