22/08/2007

Stefano Bollani - Småt Småt (2003)

A small (Danish småt) homage to a genius.

«Stefano Bollani è un pianista geniale, un figlio unico. Lo dicono in molti: bastano la sua fantasia e la sua stravaganza a renderlo evidente anche a chi non è un esperto del settore.
La genialità di Bollani, o presunta tale, è nella tecnica, nel tocco, ma ciò che lo rende veramente unico è il suo coraggio: la sua musica è una sfida, più o meno consapevole, a qualunque genere. È un tentativo di comunicare una musica, tanto profonda quanto libera.
Questo è, in fondo, quello che fanno i geni: al punto che, per paura, la loro arte viene percepita come un’azione di rottura. Chiedetelo a quegli appassionati di jazz che vedono il “loro” pianista sporcarsi le mani con collaborazioni “profane” con Irene Grandi, con la Bandabardò o con Bobo Rondelli. Chiedetelo a chi continua ad aspettare che maturi, che abbandoni le sue “scappatelle” in altri territori. Chiedetelo a chi da anni sperava in un suo disco solista.
“Smat Smat” è infatti il suo primo disco solista. Un disco che rompe: un incontro non facile per chi è abituato a suddividere la musica, a farla propria attraverso categorie esclusive. Ma anche una rivelazione per chi lascia che sia la musica ad aprirsi e ad aprire, in modo esclusivo.
Di esclusivo c’è che Bollani è il primo musicista jazz in Italia con un suo fan club (i Bollati). C’è che ha fatto un disco con cinque pezzi suoi e nove interpretazioni. C’è che quelle covers non sono i soliti standards, non sono nemmeno rarità sconosciute ai più. Sono pezzi dei Beatles, di Marco Parente, di Frank Zappa, di illustri compositori come Ginastera, Durano, Villoldo, Barbosa, Del Turco.
Bollani nutre la sua impostazione classica con amori sensuali, relazioni pensate e vissute, attrazioni che non hanno pudori, di quelle che vi fanno sorridere da dentro, anche quando siete per strada o sul posto di lavoro. “Smat Smat” è un disco che contiene una struttura complessa e una voglia di stupire, semplice, come un fumetto: è la voce di un Paperino, dotato delle conoscenze e delle intuizioni di un Archimede.
È un disco che vuole essere voce. Ed è voce, una voce che dà un piacere sottile, simile a quello che deriva dai film di Charlie Chaplin. Prokofiev suonato come un rock’n’roll, il classico pianismo europeo avvolto nei gomitoli di Frank Zappa, il pop dei Radiohead alternato alla limpidezza lunare di Thelonius Monk, i saltelli giocosi della musica latinoamericana con la canzone d’autore italiana. Ogni brano è un acquarello, un sasso lanciato nello stagno: quattordici cerchi che si propagano fino a formare un unico vortice. In cui si riflette un volto giovane, forse di un bambino, che “viaggia” su una barchetta di carta e sfida il mare. Mentre canta una musica tutta sua, che fa… “smat smat”.» (Christian Verzeletti, Mescalina)

«Stefano Bollani is another formidable force in contemporary jazz piano, fuelled by a hot core of orthodox jazz-piano energy, but pulls in his wake all manner of atmospherics derived from plucking and banging the innards of the instrument. This unaccompanied set features 14 brief expositions drawing on Monk, Prokofiev and Frank Zappa, among others. Lennon and McCartney are also there, on a version of “Norwegian Wood” that punctuates the dreamy unfolding of the theme with startled percussive accents made from striking the strings. Giant low-register stompings underpin contrastingly romantic right-hand dances, and Bollani sometimes sings in a halting, low-key, torch-song manner, or engagingly duets with his scurrying piano lines on harmonica. Sometimes he's a little arch in his classical-music references, or sounds like a virtuosic Chico Marx or a wine-bar pianist left on his own after closing-time. But his inbuilt rhythmic drive makes an exhilarating job of the bent-blues original “Giroconlon” and turns the Zappa import “Let's Move to Cleveland” into a whirling fast waltz.» (John Fordham, The Guardian)

Biographie en français: http://www.label-bleu.com/artist.php?artist_id=107

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3 comments:

DJ Radu said...

http://sharebee.com/91411b30

Anonymous said...

Thanks.

Anonymous said...

Know him from petra magoni's work.
Great!